Familia
Più il cinema racconta la violenza di genere e i femminicidi, rappresentandola o facendola vedere, meglio è. Ovviamente la differenza è il come, in un terreno minato dove l’immagine o la parola sbagliata possono fare danni e alimentare tutto l’apparato sociale e psicologico che ne è all’origine. Il patriarcato, parola invisa ormai più dell’ingiustamente vituperata resilienza, ma che rimane bolla elastica e indistruttibile del fenomeno: era l’ambientazione di “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi ed è anche letteralmente il tema centrale del bellissimo film di Francesco Costabile “Familia”. Una storia agghiacciante e verissima che parla di padri e del male che possono infliggere ai figli, con ferite spesso inguaribili fino alla rovina assoluta o la morte.