Il buco in testa
Abbiamo risposto alla violenza con altra violenza… pure la loro lo era, di un tipo diverso ma sempre violenza – dice a Maria l’ex terrorista Guido, che le ha ucciso il padre quando lei non era ancora nata. Parole sconnesse, incerte, dove vibra non il pentimento ma una scia di rabbia consunta. Sono le ataviche contraddizioni degli anni di piombo, raccontate nel film “Il buco in testa” di Antonio Capuano, presentato fuori concorso al Torino Film festival . Capuano s’ispira a un vero fatto di cronaca, l’assassinio del poliziotto Antonio Custra, colpito a morte dal proiettile sparato dall’estremista Mario Ferrandi durante una manifestazione di Autonomia Operaia a Milano, nel 1977.