Luciano Spinelli "Per sempre"

Oggi sul Quotidiano del Sud parlo del re italiano di Tik Tok Luciano Spinelli, incontrato per il tour promozionale del libro "Per sempre", edito da Rizzoli







Il #mainagioia non esiste, decisamente meglio investire nel divertimento e la ricerca della felicità. Luciano Spinelli, giovanissimo youtuber e pioniere italiano del Tik-Tok lo fa con i suoi micro-video sul social di origine cinese che tra i teenager scalza Instagram. 
Ospite del centro commerciale Porto degli Ulivi di Rizziconi per un gremito firmacopie del suo secondo libro, “Per sempre” (edito da Rizzoli come il primo, “Insieme”), Luciano non si sottrae all’affetto dei suoi ammiratori - ma per amor di verità dovremmo dire ammiratrici, visto che a sgomitare per la sua attenzione sono quasi esclusivamente femminucce, dagli 8 anni in su e fino all’età massima adolescenziale. Con le più piccole lui, fresco maggiorenne, scherza fingendo simpatiche pose da uomo vissuto: “Non voglio avere 18 anni… quando li ho compiuti volevo tornare indietro, rimanere bambino per sempre!”. Aspirazioni da Peter Pan ma soltanto sul web, dove il ragazzo crea balletti, tutorial, animazioni digitali ma pure videomessaggi su temi importanti come cyberbullismo, diversità e omofobia. Su eventuali fidanzamenti mantiene privacy e un’aura di ambiguità, convinto che “l’amore non va etichettato… ognuno è libero di esprimersi e amare chi vuole, non ci si deve nascondere per farsi accettare, ma sempre essere se stessi. L’amore è tutto, senza classificazioni e giudizi”. Di certo, come scrive nel libro, composto da brevi frasi simili a poesie intervallate da disegni molto belli e onirici firmati dallo stesso autore, Luciano è innamorato e felice, e sta vivendo un momento luminoso della sua giovane vita. Tutto è nato nel 2015 con un obiettivo semplice, “aprire un canale per esprimere la mia fantasia”. Il risultato oggi sono un milione e mezzo di follower su Ig e oltre 600mila su YouTube. Ma soprattutto Spinelli in Italia è considerato il re del Tik Tok, dove ha sette milioni di fan (molti genitori disperati probabilmente conoscono questo social con il “vecchio” nome di Musical.ly, rammentando le mossette dei figli al ritmo dei principali tormentoni radiofonici, sui quali si allestiscono brevissime coreografie lip-sync virali grazie al passaparola social). Seguendo il verbo di Chiara Ferragni, anche il milanese Spinelli ha un approccio totalmente “real” a questi tipi di social, sui quali si limita a raccontarsi e ovviamente condividere, instaurando un dialogo continuo con i follower, che ha battezzato “volpini” citando il suo libro del cuore, “Il piccolo principe”. In particolare, a loro ha parlato dell’isolamento e bullismo subìti da bambino, trovando facilmente una reciprocità con tanti coetanei: “Io cerco di comunicare il più possibile con le persone che mi seguono, parlo di me e ascolto gli altri. Mi hanno colpito molte storie simili alla mia. Tengo particolarmente a questo argomento perché è una cosa che ho vissuto sulla mia pelle per anni. Però, nonostante siano situazioni brutte da affrontare, io cerco sempre di parlarne in modo positivo, cogliendo quello che nelle cose negative insegna qualcosa. Ogni cosa che mi è successa mi ha portato a diventare la persona che sono oggi”. Dalle parole ai fatti, Luciano, ex timido svezzato dal web, sta lavorando a un progetto specifico contro bullismo e cyberbullismo come testimonial di un videogioco promosso da Amnesty Italia. Punto di riferimento per tanti teenager che emulano le sue gesta social, si vede come “il fratello maggiore che ti dà una mano quando sei giù”: famiglia e amicizia per lui sono valori assoluti. Sui social appare spesso con le altrettanto frizzanti “colleghe” Iris Ferrari e Ludovica Olgiati, amiche storiche che come lui rappresentano la vita vera in Rete: “Per me l’amicizia è fondamentale… un amico può sostituire una famiglia che manca, anche se nel mio caso sono fortunato. La mia è un sostegno forte. Ho mia madre e mio padre, che sono separati ma non hanno mai smesso di starmi accanto come genitori, il mio fratellino e anche il marito di mia madre, al quale sono molto legato e considero un padre”. E aggiunge, pro genitori di figli social: “I miei non mi hanno mai impedito di fare questa cosa, che mi piace e mi diverte. Ma sono sempre presenti, non mi lasciano allo sbaraglio… senza controllo all’età in cui io ho iniziato, il web può essere disorientante”.
Il grande sogno di Luciano è il cinema, e un anticipo di esordio è stato il doppiaggio di Pugsley nella “Famiglia Addams” attualmente nelle sale, accanto a un cast dove figurano Pino Insegno, Virginia Raffaele e Loredana Bertè. Nel frattempo Fiorello lo ha voluto per Viva RaiPlay (“da lui sto imparando tantissimo, è un grande artista”). Lo spauracchio della fama effimera non lo spaventa: “Non ho mai pensato a questo percorso con l’idea del successo. Faccio tutto per divertirmi, anche se sto studiando recitazione perché vorrei lavorare nel cinema. Comunque vada andrà bene, perché io voglio comunicare, per me questo è un gioco, uno strumento per essere felice. E poi, ho iniziato quattro anni fa e vedo che chi mi seguiva allora continua … con molti ragazzi siamo cresciuti insieme. Io sarei davvero fiero di trasmettere cose belle e di cui potranno ricordarsi da grandi, solo questo”.
Sul palco allestito per il firmacopie, c’è in palio a sorteggio una storia Instagram con la giovane webstar. Ragazzine in subbuglio tentano di rubare baci di straforo ma Luciano, sempre affettuoso, contiene gli assalti più intraprendenti. Tra applausi, gridolini e striscioni decorati a cuori, arriva la conferma di un dato inconsueto per i personaggi creati da internet: Spinelli non ha haters. “Sì – spiega – al principio qualcuno commentava i miei video insultandomi o con parole cattive e ci restavo male, ma ho avuto la forza di non rispondere mai e forse oggi si saranno stancati… però non ce ne sono più. La vera forza contro queste persone è ignorarli e non farli sentire importanti. Sono tutto fumo, si sgonfiano presto”. Uno a zero per Luciano e i suoi volpini.

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