Tutte Shakira contro gli stereotipi femminili di C'è posta per te



Anche i vip piangono, ma Shakira ribalta la situazione. “Le donne fatturano”, in questa strofa della canzone-tormentone in cui si mandano veementi frecciate all’ex Piqué che l’ha lasciata per un’altra è racchiusa la rivoluzione di uno stereotipo femminile ancora duro a morire. Quello bifronte della donna tradita che chiusa in un signorile silenzio subisce l’umiliante confronto con la terza incomoda – ovviamente più giovane e rovinafamiglie – e della donna infedele, principale colpevole della distruzione del matrimonio, mentre l’amante maschio che si è messo in mezzo rimane presenza sfumata (avrebbe dovuto essere lei, impegnata e magari mamma, a dire di no).

Lo abbiamo visto in scena pochi giorni prima del gossip sulla popstar e il calciatore, in una puntata particolarmente meschina e trash di “C’è posta per te”, dove una moglie implorava il perdono del marito, tradito dopo anni di relazione tossica costellata di vessazioni e violenza psicologica. E nella stessa puntata una madre mendicava l’affetto del figlio, che l’aveva tagliata fuori dalla sua vita perché rea di essersi separata dal padre.

La furia di Shakira e la sua “revenge song” rompono lo schema consolidato di questa raffigurazione femminile come vittima dolente, sempre a testa bassa e addomesticata alle sopraffazioni. L’ovvietà che sia un’astuta operazione commerciale non cambia i fatti: la cantante è stata cornificata e abbandonata, come qualsiasi comune mortale, e il tradimento fa male, a tutti. Ha fatto bene Shakira a scatenarsi in un’ira tremenda che svela il suo orgoglio muliebre ferito e la fa apparire livida di gelosia e invidia verso la rivale? Tempo fa Ambra Angiolini operò una scelta opposta, tenendo per sé la sofferenza, assediata da paparazzi sciacalli con i quali non riuscì a nascondere una tenera inermità davanti al pubblico spettacolo delle sue corna. Come allora tutti si schierarono con l’attrice, oggi le donne supportano la popstar. Entrambe hanno diritto di reagire a sentimento, che sia sfogarsi o ritirarsi nel proprio guscio. Però, per l’opinione comune, è più da donna – da signora – la reazione di Ambra. La quale dalla crisi sarebbe uscita a testa alta, un gradino più in alto del compagno fetentone, mentre Shakira fa capire che il benservito di Gerard le rode e soprattutto che vuole punire, almeno come nomea, anche la new entry.

In realtà nessuna delle due è uscita vincitrice, in casi del genere si perde e basta (anche quando l’uomo perduto evidentemente non era un affare). Shakira, inoltre, scrivendoci su una canzone ha fatto ciò che dalla notte dei tempi fanno gli artisti. Fuori da ogni paragone blasfemo, nel Trecento Petrarca componeva versi sulle angherie inflitte dalla crudele Laura. E Emily Dickinson scrisse a un non più amato: "Cadde tanto in basso nella mia considerazione/che lo udii battere in terra/e andare in pezzi sulle pietre/in fondo alla mia mente".
Cose un bel po’ diverse da quelle di Shakira, ma tant’è.

Non è stata aristocraticamente sprezzante, non ha aspettato il passaggio del cadavere del nemico sul fiume. Si è pure beccata lo sfottò dell’ex con tanto di sponsorizzazione. Ma va benissimo se il furore sacro di Shakira incarna un tipo di donna agli antipodi di quella dimessa e con la cenere sul capo di “C’è posta per te”. La popstar ha certamente pianto, lei pure. Ma se fosse stata zitta avrebbero sussurrato che se l’era presa troppo, immaginando chissà quali rancorose angosce nel segreto della camera da letto vuota. In un certo senso, da personaggio pubblico, la sua è stata una scelta ragionata. Shakira ha asciugato le lacrime e monetizzato le corna. Non accade spesso, però iniziamo a vederlo in giro da qualche parte anche fuori dallo showbiz. Donne abbandonate sull’altare da quasi sposi sorpresi in sagrestia tra le braccia della damigella, che invece di disperarsi macchiando di rimmel stinto l’abito bianco si godono pranzo e viaggio di nozze già pagati con le amiche. Non è Sex and the City, ora comincia ad essere realtà. Per questo fa impressione che esistano donne come quelle di “C’è posta per te” e che nessuno le scuota, anzi che si tenti di ammansirle come cani bastonati in diretta televisiva, invitandole a ricreare la pace familiare. E ottenendo un contrito: “Lui si è comportato male ma questo non giustifica me. Ho tradito, sono io ad aver sbagliato”. Quando mai lo sentiremo dire da un uomo? No, no, Shakira tutta la vita.

Ma c’è un altro risvolto mediatico. Le femministe radicali hanno accusato la cantante di connivenza con il pensiero patriarcale secondo cui in un tradimento il fango ricade sull’amante, accusata di aver sedotto un uomo impegnato. Shakira (e prima di lei Wanda Nara) a colei che ha conquistato suo marito non risparmia epiteti offensivi – non parolacce ma similitudini impietose. Addirittura, come e peggio del più incallito maschilista, paragona se stessa e l’altra ad automobili ed orologi. Auto-oggettivazione, la bestia nera del femminismo.

Le detrattrici le rimproverano quest’invettiva verso il bersaglio sbagliato: avrebbe dovuto prendersela soltanto con lui, che da uomo sposato ha rotto l’impegno. Assolutamente no, ribattono invece le favorevoli: non siamo ipocrite, una donna tradita è libera di puntare il dito contro la persona che è stata causa del fattaccio, la quale avrebbe potuto evitare in un mondo pieno di uomini single.

Attenzione, però, ché a passare dalla ragione al torto è un attimo. Le donne continuano ad essere divise nelle due grandi categorie-ghetto delle mogli e le amanti – nella vita ognuna ha fatto parte, in un caso isolato o sistematicamente, dell’una o l’altra. E chiaramente difende il proprio campanile da etichette disonorevoli e attribuzioni di colpa.

Un giorno le cose cambieranno e si capirà che la moglie tradita e l’eterna amante sono nella stessa barca e anziché competere per il pomo di Paride dovrebbero solidarizzare. Ma quel tempo non è ancora arrivato. Nel frattempo Shakira fattura, e non possiamo che dirle brava. Vai sorella, fai soldi a palate sul tuo cuore ferito. Come recita un popolare meme, gli uomini sono tutti traditori ma è meglio disperarsi in un resort di Dubai che da Ciccillo il pizzaiolo. Forse non è vero, ma Shakira si è tolta un sassolino dalla scarpa rimpinzando il conto in banca. In attesa dell’amore vero, che non era quello, bisogna dire che non è male.

Commenti

Post popolari in questo blog

Donne dell'anima mia